Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

Il Macellum di Pozzuoli o Tempio di Serapide

In tutte le visite guidate a Pozzuoli ci soffermiamo ad osservare il Macellum di Pozzuoli, noto anche come tempio di Serapide.
Infatti, oltre ad una notevole valenza storica, la struttura suscita interesse per il ruolo naturale di indicatore del sollevamento / abbassamento del suolo flegreo e le domande dei visitatori su tale fenomeno – anche in tempi di relativa tranquillità del bradisismo flegreo – sono numerose.

Dunque, ci sembra utile ripielogare e condividere una breve sintesi sulla storia di tale struttura e su come veniva utlizzata per misurare le oscillazioni del territorio.

Vi aspettiamo per una nuova visita guidata a Pozzuoli, con tempio di Serapide (ovviamente) compreso nel tour.

Struttura e funzione storica

Il tempio di Serapide a Pozzuoli è considerato un “termometro naturale” del bradisismo flegreo grazie alle sue caratteristiche strutturali e alla posizione geografica che ne fanno un testimone millenario delle oscillazioni del suolo.

Costruito nel II secolo d.C. come macellum (mercato pubblico romano), il sito deve il nome alla statua del dio egizio Serapide rinvenuta nel 1750.

Le sue tre colonne in marmo cipollino, alte 6,30 m, presentano fori prodotti dai litodomi (datteri di mare), molluschi che vivono nella zona di marea.
Questi segni indicano le variazioni del livello del mare nel corso dei secoli, legate al sollevamento o abbassamento del suolo.

Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

 

Ruolo nel monitoraggio del bradisismo

Registro storico

Nel Medioevo, il suolo si abbassò di oltre 6 metri, sommergendo parte delle colonne.
Le erosioni lasciate dai litodomi (o Lithophaga) documentano la massima sommersione, che è stata stimata fino a un’altezza di circa 6-7 metri (sebbene le misurazioni precise possano variare leggermente a seconda delle fonti).
Tra il 1970 e il 1984, il suolo si sollevò di 3,5 metri, portando il pavimento del tempio da sotto a sopra il livello marino.

Indicatore visivo

Negli anni ’60, il pavimento era sommerso, mentre oggi è asciutto, mostrando l’inversione di tendenza del bradisismo.
L’acqua attualmente presente deriva da una sorgente termale sotterranea, non più dal mare.

Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

 

Transizione agli strumenti moderni

Fino al 1983, le colonne furono il principale strumento di misurazione.
Oggi si utilizzano satelliti e GPS per rilevare movimenti con precisione millimetrica ma il tempio resta un simbolo scientifico e culturale del fenomeno.

Segue una tabella riassuntiva per periodo e altezza del suolo.

Periodo Altezza suolo Stato tempio
Epoca romana Livello originale Struttura intatta
Medioevo -6 m Colonne sommerse
1960 -2 m Pavimento sotto il mare
2025 +3.5 m Pavimento asciutto

Questo sito unisce archeologia e vulcanologia, offrendo una lettura diretta delle forze geologiche che modellano i Campi Flegrei da duemila anni.



Visite guidate zona flegrea: i nostri imperdibili itinerari

Itinerario1: Quarto

A Quarto, particolare attenzione meritano la Villa del Torchio e la Fescina:

  • la Villa del Torchio: portata alla luce nel 2006 ed è una delle poche che si conserva nei Campi Flegrei (la Villa del Torchio è un appuntamento abituale proposto dal Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS con visita guidata gratuita ogni prima domenica del mese: contattaci subito e prenota la tua visita personalizzata).
  • la Fescina:  monumento funebre di età romana edificato tra l’età augustea e il I sec. d.C e realizzato in opus reticulatum, opera di notevole interesse storico.

Sempre a Quarto, sono presenti anche i murales di Jorit, il famoso street-artist (nato proprio a Quarto) conosciuto in tutto il mondo.

Itinerario2: Pozzuoli

Elencare tutti i siti di interesse presenti a Pozzuoli è impossibile.
Suggeriamo degli itinerari che riscuotono sempre successo di pubblico e recensioni entusiaste:

  • dal Tempio di Serapide al Rione Terra: la passeggiata dal cuore di Pozzuoli – il porto e il Macellum/Tempio di Serapide – fino al Rione Terra, il primo nucleo abitativo di Pozzuoli, nonché principale porto di Roma prima della costruzione di quello di Ostia
  • da Villa Avellino all’anfiteatro Flavio: un itinerario che coniuga la bellezza e i panorami mozzafiato del parco pubblico di Villa Avellino fino all’anfiteatro Flavio, la terza arena più grande del mondo romano (dopo il Colosseo e l’Arena di Capua), un edificio con una capacità di circa 40.000 spettatori con la straordinaria conservazione dei sotterranei per immaginare ciò che accedeva dietro le quinte dei giochi dei gladiatori
Visite guidate zona flegrea: i nostri imperdibili itinerari - villa Avellino

 

Itinerario3: Baia / Bacoli / Cuma

A Baia è possibile ammirare il connubio Bellezza/Storia nel suo massimo splendore.
Seguono alcuni tour di sicuro interesse:

  • il castello di Baia: una visita guidata tra la Storia della zona flegrea e panorami mozzafiato
  • il parco archeologico delle terme di Baia: una passeggiata tra le ville romane e le terme (oggi possiamo affermare che la zona flegrea era considerata la Beverly Hills dell’antichità)
  • Baia sommersa: tramite una motonave dalla chiglia finestrata, è possible osservare resti di ville romane sommerse, colonne, mosaici, reperti archeologici, fauna marina e fenomeni vulcanici sottomarini stando comodamente seduti sotto il livello del mare
  • dal lago di Miseno alla Piscina Mirabilis, l’antica cisterna romana: dalle leggendarie storie dell’antico porto romano di Capo Miseno fino alla piscina Mirabilis, la più grande e monumentale cisterna di acqua potabile mai costruita dagli antichi romani
  • parco archeologico di Cuma, alla scoperta dell’Antro della Sibilla: imperdibile visita all’Antro della Sibilla, un’imponente galleria scavata nel tufo lungo la terrazza che si affaccia sull’antica insenatura

 

Escursioni naturalistiche

Tra le visite guidate alla zona flegrea vanno incluse anche interessanti escursioni naturalistiche.
Percorsi accessibili a tutti, dalla difficoltà bassa, da percorrere con calma con le nostre guide specializzate e godere di panorami dalla bellezza estrema, sul golfo di Pozzuoli, con le isole di Procida, Ischia e Capri da ammirare e fotografare.

Proponiamo:

  • l’Oasi Naturalistica di Monte Nuovo: un’escursione lungo il cratere del vulcano più giovane d’Europa con vista sul lago d’Averno
  • al sentiero del faro di Capo Miseno: una passeggiata storico/naturalistica (con magnifici panorami) tra Storia, Natura e … l’azzurro del mare.
Visite guidate zona flegrea: i nostri imperdibili itinerari - il faro di Capo Miseno

 

Visite guidate zona flegrea: come prenotare

Per qualsiasi informazione/prenotazione non esitare e contattaci tramiti i nostri canali ufficiali:

Le visite guidate personalizzate ti aspettano 🙂

Convegno “Puteoli-Portus, porti di Roma”

Lunedì 27 gennaio ore 9.30, Scuola Superiore Meridionale

Invito per lunedì 27 gennaio ore 9.30 al convegno “Puteoli-Portus, porti di Roma“, aula 3 della Scuola Superiore Meridionale in Largo S. Marcellino, 10, 80138 Napoli NA (centro storico di Napoli).
Il convegno è stato realizzato grazie al contributo della Direzione generale Educazione, Ricerca e istituti Culturali.

Convegno Puteoli-Portus, porti di Roma: Lunedì 27 gennaio ore 9.30 Scuola Superiore Meridionale



Antica via Consolare Campana: le immagini dell’escursione fotografica

Antica via Consolare Campana: dalla montagna spaccata alla mansio di Quarto

Raffaella Iovine, presidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS, insieme agli esperti fotografi di Flegrea photo percorrono l’antica via Consolare Campana (a Quarto) per documentare la presenza di testimonianze romane.

Siti che oggi ricadono in proprietà private, in uno stato di abbandono che, invece, dimostrano l’importanza del territorio quartese come punto di collegamento tra Puteoli – centro nevralgico dell’impero romano – e la via Appia, direzione Capua/Roma.
L’escursione fotografica é anche il pretesto per osservare da vicino la montagna spaccata, trafficata arteria tra Quarto e Pozzuoli che, in verità, è l’ennesima dimostrazione dell’ingegno degli antichi romani.

Lungo l’antica via Consolare Campana, tra i rovi e arbusti nascosto tra la vegetazione, emerge un colombario.
Ad un occhio distratto sembrerebbe l’ennesimo monumento all’incuria, invece trattasi di una costruzione funeraria risalente all’età romana.
Tale sito ben rappresenta il collegamento temporale di un passato glorioso e la difficile valorizzazione per un territorio che meriterebbe più attenzione.

La passeggiata termina alla Villa del Torchio, un appuntamento abituale proposto dal Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS ogni prima domenica del mese (sei interessato? Contattaci subito e prenota la tua visita personalizzata).

Antica via Consolare Campana: la foto di gruppo alla Villa del Torchio di Quarto

 

Galleria fotografica

Si ringraziano gli amici-fotografi di Flegrea photo per gli scatti e la solita piacevole, professionale partecipazione.

“Miti e Leggende”, il docufilm sui campi flegrei su SiViaggiare, rubrica del Tg2

Su Rai2 “Miti e Leggende”, al minuto 7.37

Nella puntata del 10 gennaio 2025 di SiViaggiare, la rubrica del Tg2, al minuto 7.37 l’archeologa Raffaella Iovine interviene nel docufilm “Miti e Leggende”, un documentario sulla millenaria storia dei campi flegrei.

Un servizio curato dal giornalista Enzo Calise per descrivere la bellezza “di un territorio forgiato dal fuoco del vulcano”, quaranta mila anni di storia narrati in un film disponibile per gli studenti.

Con la preziosa testimonianza di Raffaella Iovine, presidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS, che introduce le bellezze di Baia attraverso i versi di Orazio, la leggenda sulla tomba di Agrippina, il misterioso antro della Sibilla cumana, Enea e i luoghi che ispirarono Virgilio per i suoi epici racconti.

“Miti e leggende”, terra di miti e misteri: guarda subito il servizio (minuto 7:37)

Miti e Leggende, il docufilm sui campi flegrei su SiViaggiare, rubrica del Tg2